Fonte Rocco Galati, J.P. Moczulski-For Postmedia News
Nel 1938 la Banca del Canada fu nazionalizzata adottando come principio prioritario quello di servire il bene cololettivo. Secondo la legge sulle banche e la costituzione canadese, la Banca del Canada può autorizzare prestiti ai governi federali e provinciali senza che essi facciano ricorso a degli intermediari, ossia alle banche private. Questi prestiti, accordati alle amministrazioni provinciali e federali, possono rappresentare fino ad un terzo del loro budget annuale quando il prestito viene rimborsato entro l’anno successivo alla sua erogazione. Ogni anno il Parlamento non può esercitare il suo potere - come imporre delle tasse - senza aver spiegato alla Camera dei Comuni come intende spendere il proprio budget. E’, dunque, attraverso un iter giuridico che viene ripartito il budget. Questo procedimento di prestito ha permesso al Canada di finanziare la costruzione della strada Transcanadienne, i lavori della strada marittima del Saint-Laurent così come le costruzioni universitarie degli anni 1960-1970.
Intervistato da Le Journal International lo scorso 29 giugno, Jean-Pierre Gueyie, professore presso la scuola di scienze della Gestion (ESG UQAM) sottolinea che il ruolo della Banca del Canada « è in qualche modo quello di regolare l’economia e, da questo punto di vista, la sua politica consiste nell’essere erogatrice di prestiti che altrimenti non sarebbero concessi e che, pertanto, vengono considerati come l’ultima spiaggia su cui approdare. Quando le istituzioni finanziarie sono in difficoltà possono, dunque, fare ricorso alla Banca del Canada per ottenere un finanziamento. L’istituzione presta il denaro alle banche che hanno problemi di liquidità e che non possono ricorrere al mercato interbancario ». A partire dal 1974 i prestiti a basso tasso di interesse della Banca del Canada in favore dei progetti governativi sono nettamente diminuiti. Per Rocco Galati e per il comitato COM ER (Committee on Monetary and Economic Reform) ciò può essere spiegato con l’adesione del Canada alla Banca dei Regolamenti internazionali (BRI) facendo della Banca del Canada l’unica banca pubblica del G20 ad essere membro della BRI.
« Quando il Canada ha aderito ai regolamenti bancari internazionail (che assumono la forma di una banca centrale delle banche), la Banca del Canada è stata obbligata ad allinearsi con la politica della BRI che è quella dei prestiti con interesse. Il regolamento delle banche internazionali tenta di creare dei meccanismi per far sì che i paesi dell’OCDE non debbano affrontare problemi sistemici. Si tenta di coordinare le varie politiche al fine di evitare problemi al sistema finanziario e se questi problemi esistono, si tenta di evitare che essi divengano sistemici come è accaduto con la crisi del 2008 » ci ha confidato lo scorso giugno Jean-Pierre Gueyi. E’ proprio questo adegudeguamento che viene criticato da Rocco Galati e dai membri del comitato COMER rimproverando alla Banca del Canada di agire non più con lo scopo di servire il bene collettivo bensì quello delle banche private internazionali. Durante la conferenza tenutasi il 28 aprile 2015 all’Università del Québec a Montréal, Ann Emmetr, presidente e cofondatrice del COMER lamentava che « oggi quasi il 97% della nostra moneta è creato da banche private. Esse hanno il guadagno, noi abbiamo il debito che è presente per giustificare l’agenda delle politiche neoliberali. Quando il sistema fallisce noi lo tiriamo fuori dal fallimento »
Una causa su base costituzionale
Basato su Ontario, il collettivo COMER è un gruppo di ricerca che studia le riforme monetarie canadesi. Secondo i membri del comitato, il sistema economico attuale e le politiche monetarie sono le principali cause della destabilizzazione finanziaria dgli ultimi decenni. Il collettivo già si interessa da alcuni anni delle modalità di prestito della Banca del Canada cercando di comprendere come essa abbia cambiato la sua politica dei prestiti ad interessi bassi. Il comitato lavora in favore di un’economia mista attraverso un ritorno alle missioni originarie dettate dal Bank of Canada Act. Adottato nel 1938 questo atto legislativo federale ha permesso la creazione della Banca del Canada nel cuore del sistema bancario canadese attuale. Dal 2011, con la partecipazione dell’avvocato canadese Rocco Galati, il comitato persegue la Banca del Canada in Corte Suprema.
Fonte PC/Adrian Wyld
L’avvocato costituzionale, che si è opposto alla nomina del giudice Marc Nadon alla Corte Suprema proposta da Stephen Harper ed anche al disegno di legge C-51, ha affermato durante la conferenza del COMER del 28 aprile 2015 tenutasi a UQAM che « «non solo il governo ha abbandonato il suo dovere costituzionale di governare ma l’ha trasferito a delle banche private internazionali rinunciando, così alla sua sovranità ». L’obiettivo di questo procedimento giudiziario è di ritonare alla missione primaria della Banca del Canada che consiste nell’erogare al governo canadese prestiti a basso tasso di interesse dando allo stato il diritto di negoziare gli interessi a tassi bassi e di non usufruire della mediazione di un intermediario privato. Si tratta dunque di un procedimento giudiziario di enorme rilievo sia per i governi federali e provinciali che per i contribuenti canadesi. Prima che Rocco Galati ed il collettivo siano ascoltati dealla Corte Suprema del Canada, il governo canadese ha avanzato una richiesta di sciopero in merito alla dichiarazione di Rocco Galati ; tale richiesta è stata accettata dalla Corte.
Un procedimento sul fondamento costituzionale
In altri termini il governo canadese ha lamentato che la Corte Suprema non avesse il diritto, nè la conoscenza nè ti mezzi per ascoltare la causa del gruppo di ricerca dell’Ontario. Dopo aver fatto appello Rocco Galati è riuscito a far ascoltare il suo dossier davanti alla Corte Suprema del Canada. Il 26 gennaio 2015 si sono pronunciati in favore di Rocco Galati e del COMER obbligando il governo canadese a fornire prove certe sull’argomento. La richiesta di Rocco Galati e del COMER era di ottenere un dollaro per ogni cittadino canadese, a titolo di sostegno collettivo, ma la Corte ha suggerito all’avvocato costituzionale di abbandonare questo elemento del processo al fine di concentrarsi unicamente sulla questione costituzionale, in particolare sul problema del rispetto del processo sul budget. Il 13 maggio 2015, il governo canadese ha detto al comitato che si sarebbe appellato contro la decisione della corte. Rocco Galati ha nuovamente presentato il suo dossier in questa lunga battaglia giuridica che è agli esordi.
Una modifica del sistema finanziario canadese
Lamentandosi contro il Ministero delle Finanze, il Dipartimento Nazionale delle entrate, il Procuratore Generale del Canada e la Banca Centrale del Canada, il comitato COMER auspica di ottenere una loro dichiarazione che attesti il fallimento della loro missione statutaria e costituzionale. Questa battaglia giudiziaria condotta dall’avvocato Rocco Galati può provocare forti conseguenze sul sistema finanziario canadese e provinciale, il signor Galati ed il gruppo di ricerca COMER sperano che la Banca del Canada, che appartiene a tutti i contribuenti canadesi, presti denaro al governo canadese con un tasso di interesse basso per il bene collettivo, attraverso il controllo democratico dei prestiti prioritari. Secondo Rocco Galati, il cambiamento politico della Banca del Canada ha partecipato all’indebitamento del Canada stesso, costando circa un miliardo di dollari di interesse sul debito nazionale nel 2012.
Per il professore Jean-Pierre Gueyie, l’azione intentata dal COMER può tuttavia avere conseguenze nefaste sull’attività economica : « questo procedimento potrebbe comportare un disfunzionamento del sistema attuale. Nella situazione attuale quando il governo vuole realizzare dei lavori si finanzia pagando gli interessi sul costo del finanziamento e ciò permette alle famiglie, alle banche e dalle istituzioni di chiedere denaro e pagare gli interessi attraverso la modalità su esposta. Se la Banca del Canada finanziasse il governo senza interessi si eliminerebbe tutto questo meccanismo di creazione della ricchezza e ci sarebbero dei guadagni del sistema finanziario che andrebbero perduti » . Le conseguenze di questa modifica del meccanismo di finanziamento dei governi restano ancora oggetto di dibattiti in seno alla comunità. Il 26 gennaio 2015, i tre giudici della corte suprema del canada hanno dato ragione a Rocco Galati e al COMER. La Corte suprema ritiene che la Banca del Canada deve poter erogare denaro senza interessi per i bisogni del governo provinciale e dei governi federali.
Una mancanza di attestazione da parte dei principali mezzi di comunicazione del Québec
Fonte DR
Pochissimi media del Quebec si sono interessati a questa azione di giustizia che potrebbe sconvolgere il sistema finanziario canadese. Se per il HuffingtonPost Québece ed il sito di informazione indipendente il 99% dei media ha pubblicato degli articoli sull’argomento negli ultimi anni, i principali mezzi di comunicazione canadesi come Radio-Canada e La Presse non hanno pubblicato alcun articolo dall’anno 2011. In un’ emissione del revisore civico di Radio Canada – resa pubblica il 4 agosto 2015 – Pierre Tourangeau risponde alle lamentele di alcuni lettori sull’assenza di copertura mediatica del processo del signor Rocco Galati. Il revisore civico spiega il perchè : « i giornalisti e i responsabili degli editoriali di ICI Radio-Canada hanno ritenuto che l’argomento non fosse di interesse pubblico e perciò hanno deciso di non affrontarlo ». Pierre Tourangeau punta il dito contro le lungaggini processuali dovute alle numerose richieste di appello effettuate da entrambe le parti. Il difensore civico di Radio-Canada servizi francesi, sottolinea d’altronde che « l’azione del COMER e del Signor Galati è gioudicata frivola da alcuni costituzionalisti, altr, invece,i ritengono che essa non abbia un fonamento giuridico ».
Nel resto del Canada CBC e Toronto star hanno informato a diverse riprese i canadesi dello stato del processo. Questa battaglia rappresenta tuttavia un forte cambiamento nella politica finanziaria e nel sistema finanziario canadese. La mancanza di informazione sul processo ma anche sulle ricerche del COMER contribuisce a sottostimare la portata di un tale procedimento giudiziario. Sulla rivista del comitato COMER edizione maggio-giugno, Ann Emmett sostiene che è stato necessario attendere la primavera 2015 per osservare una ripresa di interesse mediatico sull’argomento in seguito alla decisione dei giudici della Corte Suprema : “« At last, the mainstream media has begun to report on the issue » (« alla fine per fortuna i mezzi di comunicazione hanno iniziato a trattare l’argomento »)